Una grande donna : Zaha Hadid

 Lb_730_a23abc45f99f46fe8c30a55bde3f2630‘ archistar che a fatto un uso innovativo degli spazi e dei volumi regalandoci opere emozionanti sparse per tutto il pianeta.
L’architetto anglo-irachena era sempre pronta a sfruttare tutte le possibili curve che la mente può creare, diceva : “There are 360 degrees, so why stick to one?” così i suoi edifici dalle morbide curve hanno forme sempre sorprendenti, dinamiche.
Audace coraggiosa è riuscita ad imporsi in un mondo quasi del tutto maschile lasciando un importante traccia della storia dell’architettura mondiale dell’ultimo ventennio.

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mini spazi, brillanti soluzioni

50,40,30 persino 25 mq : una sfida all’ultimo centimetro dove un bravo interior riesce a creare un ambiente confortevole con soluzioni ad hoc estremamente funzionali .
Prendete spunto da questa serie di soluzioni, geniali a mio avviso, che possono ispirarvi ed aiutarvi se vi troverete di fronte a un progetto apparentemente impossibile ; )   

#spaceisaluxury

Un progetto di Renato Arrigo del 2011, a Taormina “space is a luxury”: il letto sale grazie ad un sistema di semplici carrucole, e libera lo spazio durante il giorno

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#atelierhouse

Atelier House di Harry Thaler 2012 in Bolzano
un appartamento / studio semplice, pulito e che profuma di legno, durante il giorno  i letti vengono chiusi in box di legno e tutto diventa minimal

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30mq in Milano un progetto di Cristina Maschi del 2013: un ottimo recupero delle mura a mattoncini, il letto in alto su una struttura in legno di recupero che fa anche da soffitto

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#ap1211

AP 1211 progetto del 2013 di Alan Chu a San Paulo , uno dei miei preferiti : 1 divano letto sotto e una camera al piano superiore +un bagno,sfruttando una altezza importante, non sembra , ma sono solo 25mq !

 

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Stair

Parliamo un po’ di scale:
 in una casa su piu’ livelli ,che piacciano o meno, devono esserci; ecco come l’intervento di un bravo Interior designer o di un architetto possono fare la differenza  disegnando al posto di una banale scala ,che  vorreste poter mettere nell’angolo piu’ invisibile della casa, un opera d’arte , una protagonista attorno alla quale si costruisce tutto il resto.
Meglio di tante parole sono le immagini, ve ne metto una carrellata di veramente speciali (una per ogni materiale)  
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La scala sospesa rossa di Diapo:
Una scala autoportante, sicuramente ispirata dall’istallazione di Do Ho Suh alla Tate Modern di Londra, che diventa protagonista indiscussa dell’ambiente.
All’apparenza leggera come plexiglass, in realta’ e’ molto robusta essendo in acciaio ancorata al solaio : il materiale e’ acciaio perforato a laser dare l’aspetto trasparente (ma anche per alleggerire la struttura), un opera d’arte altamente funzionale.
Do Ho Suh
 
In legno massello questo Ventaglio di Paul Coudamy in un appartamento di Parigi.
Un’ affascinante scala/scultura, in cui i materiali , legno di rovere ed acciaio scuro, si sposano donando morbidezza e leggerezza a questa struttura organica che mi ricorda un po’ un albero (..ed anche un po’ la DNA di Ross Lovegrove)
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In Ductal® quella “ galleggiante”disegnata da Zaha Hadid , nell’Acquatic Center di Londra per le olimpiadi 2012…ma guadandola mi ricorda qualcosa…. eh si’ e’ proprio lei…. devo fare una deviazione:
Nel secondo dopoguerra Carlo Scarpa si prende in carico il restauro del museo di Castelvecchio a Verona del 1300 pesantemente bombardato (gia’ restaurato in “stile medievale” nel ’24 da Antonio Avena ).Con questo restauro  Scarpa vede molto avanti : contrappone alla struttura tardo medioevale un intervento con materiali ed elementi industrial, lasciando a vista acciaio e cemento e… per tornare a noi , che ne dite di questa scala? 
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In vetro la Gost della ditta Siller Stair ( di Merano) disegnata per un appartamento a Francoforte.
  Gli scalini sono ancorati al muro dove sono stati posizionati dei led che ne illuminano le pedate rendendola cosi’ spettacolare.
Ghost in Francoforte Gost
 
Di Cini Boeri questo progetto interessantissimo dove scala e librerie attraversano l’appartamento milanese su tre livelli.

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CERSAIE’15 molte geometrie,molti brick e (ahimè) ancora molto marmo…

Ore 9:07 entrata nord.. ho 5 ore a disposizione per scoprire tutto quello che c’è di interessante e trasmettervi l’atmosfera di questo appuntamento bolognese ….l’energia mi si incrina alle 9:15 quando realizzo che ho scordato la macchina fotografica a casa ..sulla madia di fronte alla porta…ma come si fa?!?! Sono come un cameraman senza telecamera, un autista senza macchina, un ____ spero che vi accontentiate delle immagini del mio iPhone…..

Uno dei primi stand che mi colpisce è quello della NOVOCERAM, uno stand dal sapore industrial, un allestimento molto attuale molto curato, il desk e’ ricavato in un container rosso

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Mi piace la proposta di SANT’AGOSTINO :  una ceramica effetto tessuto, ruvida al tatto che diventa tappeto, moquette sul pavimento , a parete e’ come carta da parati

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CasalgrandePadanaNiente di interessante in CASALGRANDE PADANA: ancora effetti marmo e travertino, tentano uno Steel effetto acciaio in 4 colori, mi piace l’idea ma in realtà non serve toccarla per realizzare che non è acciaio … lo si capisce già da 3 metri  :/

 

 

 

ATLAS CONCORDE mi piace,presenta tre linee: AtlasconcordeDWell con effetto cemento/resina in lappato o opaco presentato accostato ad un rivestimento 3d con un mix dinamico lucido/opaco. -Brave effetto pietra e -Etic effetto legno, opaco (moto bello il mosaico rovere effetto tatami per la parete) e lucido, o meglio “a specchio” da abbinare al mat 3d.

 

 

RAGNO: nuovo pattern per la linea Tyle, esagoni ad effetto marmo , e qui potrei RAgnosoffiare tra i denti un “ma che GRANDE novita'” invece mi stupisco e mi piacciono tantissimo accostate ai nuovi decori Bistrot . Il risultato e’un vintage chic  il calacatta qua e’ mat tridimensionale, lucido ed a specchio. Niente male la collezione Wood con i suoi decori simil cementine anche sulla tonalità azzurro Tiffany ( che manco a dirlo e’ il colore protagonista del Cersaie) 

 

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PIEMME manco a dirlo … marmo ! ma punta sui pezzi speciali : boiserie bordi e profili 3d, intarsi e fregi lucidi, lucidissimi.

L’allestimento di ARMONIE e’molto carino, set ed ambientazioni che ispirano..

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Se state cercando il massimo del 3d allora must to see PIETRA ANTIQUAIMG_9307 IMG_9308 IMG_9309

Molto carino il progetto di Nendo per BRIX, anche lo stand mi piace, delimitato dai nastri per reggiatrici

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Q80 costruisce un albero Klimtiano IMG_9315 

Mentre alla BISAZZA e’ un trionfo di cementine , non mancano ovviamente i mosaici…ma … sono alla Bisazza o alla Sicis ? . . .

Dopo tanti stampati ti si distendono i nervi da ANTICA FORNACE dove regna l’artigianalita’.

Molto carini i mini bricks usati a parete dell’allestimento di CASATILESIMG_9322

Aumenta la collezione per Wall&Deco’, che conquista anche l’outdoor .

Questa azienda  negli ultimi anni e’ indubbiamente cresciuta ed ha investito nella ricerca proponendo ogni anno novita’accattivanti IMG_9323

Quest’anno approda in fiera anche INKIOSTRO BIANCO con uno stand che mi ricorda una proposta di progetto fatto da me qualche anno fa, in cui rivestivo manichini con la carta da parati con un “it fits everywhere”, qui la carta è messa su manichini sartoriali con un “undressing surfaces” :)IMG_9327

Dopo tutto questo effetto legno uno sguardo ad ITLAS ti scalda i sensi, fateci un salto e godetevi l’imperfezione di questo materiale.

Non sono delusa da MOAB80 che, a differenza della scorsa edizione, si fa vedere in uno  stand assieme a 14ORAITALIANA che, oltre alle ceramiche (che mi lasciano un po’ . . . perplessa) , presentano veri cementi e cementine.

Lascio la fiera soddisfatta, il Cersaie e’decisamente a misura “umana” e mi regala sempre nuove ispirazioni e spunti 

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Chi osa con il colore?

 Il designer giapponese JO NAGASAKI ha reinterpretato una sua creazione , il tavolo Flat Table ( con le otto gambe) aggiungendo delle rifiniture in resina epossidica in tonalità fluorescenti.

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SELETTI (brand di cui abbiamo già parlato) con la collezione Versailles Fluo:
una linea di porcellana da tavola, che volutamente si caratterizza con forme classiche e tradizionali, ma in ogni pezzo, almeno un manico o un maniglia sono stati dipinti con un colore diverso, brillante e volutamente forte, pescato nelle tinte fluorescenti. , il total white in Versailles Fluo, viene stravolto e reso fresco e moderno, grazie ad un dettaglio inedito e ipercolorato.

Versailles Seletti
Anche il brand ESSENT’IAL con le sue linee di accessori per la casa ed il tempo libero, caratterizzati da un tocco pulito e sobrio, propone la collezione Fluo. Dei semplici sacchetti, che sembrano traboccare di vernice sulle estremità, con tanto di gocce e disegno casuale. Ideali come contenitori, per decorare con un po’ di colore qualche angolo della casa.

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Colori brillanti e fluorescenti anche quelli usati dal piccolo studio Iacoli & Mcallister, di Seattle con la loro produzione, semi-artigianale.
Tra i prodotti, troviamo le sedie e tavolini, caratterizzate tutte da colori fluo e forme geometriche e un po’ retrò e alzatine realizzate colorando pezzi vintage trovati nei vari mercatini con piani in corian bianchi.

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Ed ora sta a voi :  che ne dite di dare una nuova vita alle posate vintage? magari non oserete con quelle in argento della nonna , ma quante ne abbiamo di acciaio dai pesanti manici che ristagnano nelle nostre soffitte e che piu’ù di una volta avete pensato di fargli fare il volo nel cassonetto

idee recupero

Seletti

Nata nel 1964 come azienda di importazione di oggetti in bamboo, negli anni ’80 comincia a distinguersi per le confezioni , per la creatività nel packaging. Negli anni ’90 nasce la linea “estetico quotidiano” , la riproduzione di articoli monouso in materiali nobili che diventa un classico.

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Oggi Seletti collabora con giovani designers italiani ed internazionali, giovani che si stanno affermando velocemente, la volontà è proprio quella di creare un gruppo per crescere ed evolversi insieme, una sfida che sta portando grandi risultati. 

j_46761_04Ed ecco l’incontro di Seleti con  Studio Job attraverso un progetto inaspettato che integra il design accessibile del marchio italiano alla cifra stilistica inconfondibile del duo di Anversa. Industry Garden Collection è una collezione per outdoor dall’estetica preziosa e creativa: sono partiti dai set tradizionali arredo giardino dal gusto retrò, importati dall’azienda molti anni fa, e li hanno rivisitati rendendoli contemporanei.

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Realizzati in alluminio pressofuso e saranno disponibili in diversi colori, finalmente quelle meravigliose, ma così pesanti sedie vintage saranno finalmente leggere ed impilabili.. che ne dite?

To Do !

La serpentine Gallery: uno tra gli eventi piu’ attesi dell’estate londinese, oltre che uno dei siti piu’ visitati dagli appassionati di architettura e design. L’iniziativa della Serpentine Gallery compie 15 anni edal 26 giugno ha aperto il nuovo padiglione, disegnato dal duo spagnolo Selgascano, una struttura poligonale, costruita con pannelli di etilene tetrafluoroetilene (ETFE), avvolti da cinghie multicolore.
Per i visitatori sara’ come vedere l’architettura attraverso semplici elementi: struttura, luce, trasparenza, ombre, leggerezza, forma, sensibilita’, cambiamento, sorpresa, colore e materiali.

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un allestimento vintage

Una nuova sfida:

un nuovo allestimento per la BIMITEX, quest’anno il tema sono gli anni ’80, e poi c’è un video , il video di Tread girato con ironia e professionalità ed il nuovo sito www.bimitex.it .

Tutto parte dal video e l’idea dell’allestimento nasce, cresce e si definisce talmente fluido che quando lo disegniamo capiamo che solo così poteva essere.

Così scoviamo sedie da cinema vintage, pellicole e “pizze”, locandine dei cult che si mescolano con quella di Tread , un carretto dei popcorn, tende rosse, ciack, cordoni, red carpet e persino le stelle per il Walk of Fame.

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Al piano di sopra la mostra, i tessuti sugli stand disegnati per Bimitex lo scorso anno, abbiamo utilizzato il plexiglas perché solo i tessuti fossero protagonisti illuminati dalle trasparenze , quasi sospesi

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Pallets loft

Pallets

Vi segnalo un progetto realizzato utilizzando sia in cucina che in bagno i pallets ,è un loft “pallets loft” appunto , realizzato dallo studio q-bic di Firenze.Intervento di recupero del sottotetto di un edificio industriale ottocentesco, situato ai margini del centro storico di Firenze.

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