Maison & OBJECT

Perché Maison & Object? 

Quest’anno per tenere il passo con l’evoluzione delle tendenze dei consumatori il salone si è espresso in tre sezioni principali:

MAISON che è decorazione di interni 

OBJET che è il concetto , il dettaglio

INFLUENZE che comprendono lusso, design e architettura (pad 8)

Quest’anno si da anche una grande importanza al tessile,i tessuti infatti si trovano in tutti e 5 i primi padiglioni, ho trovato una forte presenza del velluto che può sembrare un tessuto invernale, ma in realtà è di cotone e quindi fresco !

Come ogni fiera appena entrata nel padiglione mi prometto di affrontarlo con criterio : “ parto dall’estremità e mi faccio una serpentina con precisione matematica ! ” poi come sempre avviene l’inevitabile : dopo alcune decine di minuti e pochi corridoi percorsi vedo uno stand “più in là” che devo assolutamente vedere ORA , entro da una parte , esco dall’altra …..et voilà, viva il caos !

4 giorni di meraviglie, profumi, artigiani , artisti, emozioni tattili .. ma anche di marcia serrata e pranzi fatti di baguette trangugiate senza ritegno tra uno stand e l’altro .

Parigi l’ho vissuta poco, una mezza giornata alla fondazione Luis Vuitton per una splendida mostra di pittura del ‘900 ed un bellissimo concept store in rue de Picardie , Empreintes, su 3 livelli di puro artigianato nel cuore del Haut Marais, pezzi unici di ceramiche, mobili e gioielli che mi hanno lasciato a bocca aperta.

Parigi era anche fredda: i -7 gradi che ci accoglievano fuori non facilitavano le passeggiate del dopo cena lungo la Senna! 

e ora basta chiacchiere, ma immagini 😉

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mini spazi, brillanti soluzioni

50,40,30 persino 25 mq : una sfida all’ultimo centimetro dove un bravo interior riesce a creare un ambiente confortevole con soluzioni ad hoc estremamente funzionali .
Prendete spunto da questa serie di soluzioni, geniali a mio avviso, che possono ispirarvi ed aiutarvi se vi troverete di fronte a un progetto apparentemente impossibile ; )   

#spaceisaluxury

Un progetto di Renato Arrigo del 2011, a Taormina “space is a luxury”: il letto sale grazie ad un sistema di semplici carrucole, e libera lo spazio durante il giorno

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#atelierhouse

Atelier House di Harry Thaler 2012 in Bolzano
un appartamento / studio semplice, pulito e che profuma di legno, durante il giorno  i letti vengono chiusi in box di legno e tutto diventa minimal

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30mq in Milano un progetto di Cristina Maschi del 2013: un ottimo recupero delle mura a mattoncini, il letto in alto su una struttura in legno di recupero che fa anche da soffitto

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#ap1211

AP 1211 progetto del 2013 di Alan Chu a San Paulo , uno dei miei preferiti : 1 divano letto sotto e una camera al piano superiore +un bagno,sfruttando una altezza importante, non sembra , ma sono solo 25mq !

 

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CERSAIE’15 molte geometrie,molti brick e (ahimè) ancora molto marmo…

Ore 9:07 entrata nord.. ho 5 ore a disposizione per scoprire tutto quello che c’è di interessante e trasmettervi l’atmosfera di questo appuntamento bolognese ….l’energia mi si incrina alle 9:15 quando realizzo che ho scordato la macchina fotografica a casa ..sulla madia di fronte alla porta…ma come si fa?!?! Sono come un cameraman senza telecamera, un autista senza macchina, un ____ spero che vi accontentiate delle immagini del mio iPhone…..

Uno dei primi stand che mi colpisce è quello della NOVOCERAM, uno stand dal sapore industrial, un allestimento molto attuale molto curato, il desk e’ ricavato in un container rosso

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Mi piace la proposta di SANT’AGOSTINO :  una ceramica effetto tessuto, ruvida al tatto che diventa tappeto, moquette sul pavimento , a parete e’ come carta da parati

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CasalgrandePadanaNiente di interessante in CASALGRANDE PADANA: ancora effetti marmo e travertino, tentano uno Steel effetto acciaio in 4 colori, mi piace l’idea ma in realtà non serve toccarla per realizzare che non è acciaio … lo si capisce già da 3 metri  :/

 

 

 

ATLAS CONCORDE mi piace,presenta tre linee: AtlasconcordeDWell con effetto cemento/resina in lappato o opaco presentato accostato ad un rivestimento 3d con un mix dinamico lucido/opaco. -Brave effetto pietra e -Etic effetto legno, opaco (moto bello il mosaico rovere effetto tatami per la parete) e lucido, o meglio “a specchio” da abbinare al mat 3d.

 

 

RAGNO: nuovo pattern per la linea Tyle, esagoni ad effetto marmo , e qui potrei RAgnosoffiare tra i denti un “ma che GRANDE novita'” invece mi stupisco e mi piacciono tantissimo accostate ai nuovi decori Bistrot . Il risultato e’un vintage chic  il calacatta qua e’ mat tridimensionale, lucido ed a specchio. Niente male la collezione Wood con i suoi decori simil cementine anche sulla tonalità azzurro Tiffany ( che manco a dirlo e’ il colore protagonista del Cersaie) 

 

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PIEMME manco a dirlo … marmo ! ma punta sui pezzi speciali : boiserie bordi e profili 3d, intarsi e fregi lucidi, lucidissimi.

L’allestimento di ARMONIE e’molto carino, set ed ambientazioni che ispirano..

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Se state cercando il massimo del 3d allora must to see PIETRA ANTIQUAIMG_9307 IMG_9308 IMG_9309

Molto carino il progetto di Nendo per BRIX, anche lo stand mi piace, delimitato dai nastri per reggiatrici

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Q80 costruisce un albero Klimtiano IMG_9315 

Mentre alla BISAZZA e’ un trionfo di cementine , non mancano ovviamente i mosaici…ma … sono alla Bisazza o alla Sicis ? . . .

Dopo tanti stampati ti si distendono i nervi da ANTICA FORNACE dove regna l’artigianalita’.

Molto carini i mini bricks usati a parete dell’allestimento di CASATILESIMG_9322

Aumenta la collezione per Wall&Deco’, che conquista anche l’outdoor .

Questa azienda  negli ultimi anni e’ indubbiamente cresciuta ed ha investito nella ricerca proponendo ogni anno novita’accattivanti IMG_9323

Quest’anno approda in fiera anche INKIOSTRO BIANCO con uno stand che mi ricorda una proposta di progetto fatto da me qualche anno fa, in cui rivestivo manichini con la carta da parati con un “it fits everywhere”, qui la carta è messa su manichini sartoriali con un “undressing surfaces” :)IMG_9327

Dopo tutto questo effetto legno uno sguardo ad ITLAS ti scalda i sensi, fateci un salto e godetevi l’imperfezione di questo materiale.

Non sono delusa da MOAB80 che, a differenza della scorsa edizione, si fa vedere in uno  stand assieme a 14ORAITALIANA che, oltre alle ceramiche (che mi lasciano un po’ . . . perplessa) , presentano veri cementi e cementine.

Lascio la fiera soddisfatta, il Cersaie e’decisamente a misura “umana” e mi regala sempre nuove ispirazioni e spunti 

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Seletti

Nata nel 1964 come azienda di importazione di oggetti in bamboo, negli anni ’80 comincia a distinguersi per le confezioni , per la creatività nel packaging. Negli anni ’90 nasce la linea “estetico quotidiano” , la riproduzione di articoli monouso in materiali nobili che diventa un classico.

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Oggi Seletti collabora con giovani designers italiani ed internazionali, giovani che si stanno affermando velocemente, la volontà è proprio quella di creare un gruppo per crescere ed evolversi insieme, una sfida che sta portando grandi risultati. 

j_46761_04Ed ecco l’incontro di Seleti con  Studio Job attraverso un progetto inaspettato che integra il design accessibile del marchio italiano alla cifra stilistica inconfondibile del duo di Anversa. Industry Garden Collection è una collezione per outdoor dall’estetica preziosa e creativa: sono partiti dai set tradizionali arredo giardino dal gusto retrò, importati dall’azienda molti anni fa, e li hanno rivisitati rendendoli contemporanei.

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Realizzati in alluminio pressofuso e saranno disponibili in diversi colori, finalmente quelle meravigliose, ma così pesanti sedie vintage saranno finalmente leggere ed impilabili.. che ne dite?

Arte musica grafica…

Yellow….Arte……beh : Heinz Edelmann!!!
avete capito?
….insomma YELLOW SUBMARINE !!!!

L’ abbinamento di immagini filmate a brani musicali ha ottenuto una diffusione mondiale a partire dagli anni 80, con la nascita di MTV, eppure se si ricerca con attenzione ci si rende conto che il “videoclip” o “promotional video” ha origini ben più vecchie… Forme più vicine al videoclip contemporaneo vengono realizzate da registi di fama dalla fine degli anni sessanta: The Beatles per fronteggiare la continua richiesta delle loro apparizioni in giro per il mondo per promuovere i nuovi singoli, realizzarono dei video, col tempo sempre piu’ particolari e fantasiosi, che venivano trasmessi dalle Tv o dai programmi televisivi. I Beatles arrivarono anche a fare diversi film come promozione, primo fra tutti il film “Yellow Submarine” diretto da George Dunning uscito nel 1968.
La trama è piuttosto strampalata, o meglio eclettica, e non rappresenta certo uno dei punti di forza della pellicola. Quello che fa invece di “Yellow submarine” un’opera meritevole quantomeno di una visione è il suo carico di invenzioni grafiche, frutto del talento dell’animatore tedesco Heinz Edelmann, che dà vita a psichedelici scenari che si rifanno alla pop-art ed al surrealismo
Parla di un paese Pepperland, che si trova in fondo all’oceano,dove regnano la musica, i colori, i fiori, l’allegria e l’amore, che viene attaccata dai Biechi Blu in realtà Paul McCartney ammise più volte che fu influenzata da quello che talvolta Ringo diceva quando Paul, John e Ringo assumevano insieme LSD e/o Marijuana il risultato insomma di un’allucinazione!

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La stampa 3D

Evoluzione della stampa 2d, la stampa 3d utilizza diverse  tecnologie per stampare, le loro differenze principali riguardano il modo in cui sono stampati gli strati.(Alcuni metodi usano materiali che si fondono o si ammorbidiscono per produrre gli strati, altri depongono materiali liquidi che sono fatti indurire con tecnologie diverse) .Si può stampare una copia di un oggetto reale (fac simile), utilizzando uno scanner 3d , oppure se ne stampa uno nuovo precedentemente  modellato in CAD (Computer Aided Design).

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Non solo oggetti:

-Il Design Studio Nervous System ha creato un procedimento stampa da cui si ottengono tessuti, ecco che partendo da un modello disegnato su CAD si ottiene un abito stampato che si muove ed ondeggia come un vero tessuto.

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-L’americana 3D SISTEMS produce stampanti per prodotti commestibili

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Insomma la stampa tridimensionale ha portato innovazione nei processi produttivi (che ancora però non capisco  se siano migliorativi o meno) , ci fa giocare permettendoci di realizzare dei piccoli oggetti modellati da noi in CAD con una stampante 3D domenstica, ma veramente interessante è quello che sta facendo nel campo medico:

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con Osteoid la sostituzione del gesso che consente una guarigione 40% più veloce dell’osso fratturato (disegnato dall’ industrial designer turco Deniz Karasahin )

e quello che farà nell’immediato futuro: la produzione di tessuti umani che potranno essere utilizzate dalle imprese farmaceutiche e cosmetiche per realizzare prove sulla tossicità di alcuni farmaci o cosmetici. L’obiettivo è meraviglioso : sostituirli alla sperimentazione animale nei test clinici !

Patricia Urquiola

Mese di maggio mese rosa.. parliamo allora di quote rosa nel mondo del design,una signora dal gusto elegante che merita un post : Patricia Urquiola .

Di origini spagnole ma di formazione italiana, si è laureata nel 1989 allieva di architetti del calibro di Achille Castiglioni e Vico Magistretti ,nel 2001 apre un proprio studio a Milano ed in poco tempo diventa “la donna più corteggiata dall’industria del design mondiale” collabora con decine di aziende (tra cui Agape, Flos, Moroso, Molteni, B&B, Kartell  solo per citarne alcune) ed alcuni suoi prodotti sono esposti nelle collezioni permanenti del MoMa di New York ed in altri musei di arte moderna.
Non elenco i moltissimi premi che ha ricevuto, preferisco mettere una carrellata di immagini di alcuni ( veramente una piccola parte)  dei suoi prodotti dove traspare la sua capacità di coniugare bellezza confort ed eleganza. 
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In giro per il Fuorisalone 2015

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Quest’anno ahimè non mi sono immersa nella design week, mi sono dovuta accontentare di un daily, riducendo una settimana in 7ore di full immersion.

Non crediate sia stata una passeggiata, prima di tutto trovare l’essenziale da vedere ( scrematura non semplice) poi, riuscire a fare tutto quello con cura certosina pianificato. 

Alla fine però siamo riusciti (io e il mio amico ed architetto Paolo) a fare l’impossibile: zone Brera e Tortona . Come due drogati marciavamo da un istallazione all’altra in cerca di novità,ispirazioni, emozioni, allo scadere della sesta ora però la marcia serrata si era trasformata in una scomposta e claudicante camminata disperata accompagnata da un sommesso lamento di “ohi ..ahi …i piedi…il ginocchio…” ma con promessa solenne stipulata con il sangue :”prossimo anno si ritorna al vecchio sistema dei 4 giorni!!!” 

Non posso dire di essere stata al salone quest’anno (anche perché Rho non l’ho vista neppure con il binocolo) ma meglio di nulla una assaggio di questa magica atmosfera lo abbiamo avuto, ed un assaggio lo offro anche a voi con questi scatti rubati per le strade dei design districts 

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7 second of rest

IOCorsoComo ..molto pop!

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Arrivo ore 11:05 stazione Garibaldi, prima fermata, un must: Corso Como 10.

Forse il primo concept store italiano, qui la moda si intreccia da sempre  con il design; in questi giorni le istallazioni POP ART si alternano alle collezioni altrettanto pop della Maison Martin Margiela e di Comme des Garçons .

Direi di essere perfettamente in linea con loro visto che il mese scorso ho pubblicato su Facebook un post sulla pop art che metto subito di seguito a questo :

intorno agli anni ’70 in Italia in contrapposizione al razionalismo puro dell’international style, designer e gruppi di designer si ispirano alla Pop Art creando con ironia una serie di arredi e complementi assolutamente insoliti
I riferimenti visivi sostituiscono il funzionalismo, come del resto fanno in maggior parte degli oggetti disegnati da Studio 65 e altri gruppi in questo periodo, trasformando mobili, gioielli, accessori, e perfino l’architettura stessa in oggetti di fantasia.

PRATONE disegnata nel 1971 dal gruppo torinese Strum, è un’ insolita seduta dove più che sederci ci si “sdraia”tra i fili d’ erba, assolutamente in sintonia con la Pop Art che intorno agli anni 70 in Italia invadeva un po’ tutti i campi ( moda, arredamento…)

Pratone

CACTUS (prod Gufram) è una delle icone del design italiano che ha rivoluzionato il paesaggio domestico scardinando i confini tra ambiente interno e spazio aperto. disegnato ne ’72 (Drocco e Mello), si presenta come totem ironico, incarnando la grinta, la fantasia e lo humor del design degli anni Settanta.

CACTUS

CAPITELLO 1971 disegnata da Studio 65( fondata da Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro gruppo di studenti torinesi )è una seduta di schiuma di poliuretano autopellante modellata a forma di colonna ionica greca

Capitello

JOE (1970 ) rivestita in cuoio e montata su ruote invisibili. I designers De Pas, Durbino e Lomazzi hanno voluto esprimere la loro ammirazione per uno dei grandi miti dell’immaginario collettivo, il campione di baseball americano Joe Di Maggio. sorprendentemente ergonomica e comoda, come una mano la poltrona sia riceve che protegge.

JOE

 

CAMPARI SODA

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Un made in Italy che ha fatto la storia del design:
Nasce nel 1932: è il primo pre-mix “pronto all’uso” nella storia dei prodotti a bassa gradazione alcolica. La sua bottiglietta conica, in stile futurista è stata disegnata dall’artista Fortunato Depero.
1932, quando Davide Campari chiese a Fortunato Depero di ideare la bottiglia per il primo aperitivo monodose e ne ordina la produzione industriale. Il flacone, come veniva chiamato, ha la forma di un calice rovesciato. Con l’ideazione della bottiglia Depero crea la sua opera più significativa per l’azienda milanese. La bottiglietta è il punto di arrivo di un sodalizio artistico che inizia negli anni ’20 e la forma conica una conseguenza dello stile di Depero per Campari.
Nell’immagine ho messo anche “Campari light” il lampadario realizzato da Ingo Maurer con 10 bottigliette di Campari Soda originali: le bottiglie si possono staccare, le lampadine sono alogene di 75 watt l’una. L’altezza è regolabile attraverso un tappo Campari.