Seletti

Nata nel 1964 come azienda di importazione di oggetti in bamboo, negli anni ’80 comincia a distinguersi per le confezioni , per la creatività nel packaging. Negli anni ’90 nasce la linea “estetico quotidiano” , la riproduzione di articoli monouso in materiali nobili che diventa un classico.

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Oggi Seletti collabora con giovani designers italiani ed internazionali, giovani che si stanno affermando velocemente, la volontà è proprio quella di creare un gruppo per crescere ed evolversi insieme, una sfida che sta portando grandi risultati. 

j_46761_04Ed ecco l’incontro di Seleti con  Studio Job attraverso un progetto inaspettato che integra il design accessibile del marchio italiano alla cifra stilistica inconfondibile del duo di Anversa. Industry Garden Collection è una collezione per outdoor dall’estetica preziosa e creativa: sono partiti dai set tradizionali arredo giardino dal gusto retrò, importati dall’azienda molti anni fa, e li hanno rivisitati rendendoli contemporanei.

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Realizzati in alluminio pressofuso e saranno disponibili in diversi colori, finalmente quelle meravigliose, ma così pesanti sedie vintage saranno finalmente leggere ed impilabili.. che ne dite?

ancora blu……

Il blu nell’ arredo è usato soprattutto per le sue virtu’ calmanti, favorisce il sonno, l’ispirazione e la creativita’ ,rilassa il corpo e la mente, e allontana stati di stress, nervosismo, ansia, insonnia ed irritabilita’.
Nelle case di mare questo colore predomina, caratterizzando l’ambiente con una tipica atmosfera.
Viene usato spesso anche per colorare porte, scuri e infissi esterni, soprattutto quando la casa è intonacata di bianco, secondo lo stile tipico greco, e in generale mediterraneo.
Si sposa con tutte le sue tonalita’ ed in contrasto con il bianco o per un effetto energizzante con il giallo

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…BLU

In tutte le sue declinazioni è Il colore del mare , del mediterraneo..
Ma quanti ce ne sono di blu…
Blu OLTREMARE, è stato il primo blu: il solo pigmento naturale che permetteva di produrlo proveniva dal preziosissimo lapislazzulo ( polvere di lapislazzuli con lazurite , calcite e con inclusioni di pirite) , è solo nel 19° secolo che questo colore si diffonde, grazie alla scoperta del cobalto.
Blu COBALTO o blu di Thénard o blu di Dresda, è un pigmento che venne sintetizzato nel 1802 da Thénard ,presentò grandi vantaggi per i pittori dell’epoca poiché era molto stabile e facilitava l’asciugatura della pittura ad olio.
blu DI PERSIA
CELESTE
blu DI PRUSSIA (ricavato dall’ossidazione di sali di ferrocianide , viene spesso utilizzato per stabilire l’autenticità e la datazione di un opera) usato da Cézanne per le sue bagnanti, da Hokusai per la famosa Onda, è il blu dei cieli di Van Gogh e del periodo Blu di Picasso.
blu REALE sarebbe stato inventato per le divise della Corona inglese anche se era già presente nello stemma araldico di alcune dinastie francesi.È noto pure come “azzurro Francia” anche perché è il colore nazionale dell’automobilismo per questo paese.È una tinta molto in uso presso artisti delle avanguardie come Kandinsky e Mirò.
blu NOTTE è il blu più scuro. Ricorda il colore del cielo notturno, un colore intenso ma non ancora nero. Sotto alcuni tipi di luce, tuttavia, può apparire decisamente nero.
blu KLEIN brevetto di metà novecento dell’artista francese Yves Klein, una tinta basata sul blu oltremare e contenente una particolare resina che ne enfatizzava la luminosità.Klein utilizzò praticamente solo questo colore per tele, performance, body painting, sculture e qualsiasi altra forma di espressione artistica.
l’ INDACO nel 1200 grazie ad una serie di innovazioni tecniche, l’indaco diede vita ad una fiorente industria, specie in Francia: la capacità di produrre industrialmente l’indaco artificiale (con il quale oggi si tingono i blue- jeans) fu messa a punto in Germania alla fine dell’800.

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To Do !

La serpentine Gallery: uno tra gli eventi piu’ attesi dell’estate londinese, oltre che uno dei siti piu’ visitati dagli appassionati di architettura e design. L’iniziativa della Serpentine Gallery compie 15 anni edal 26 giugno ha aperto il nuovo padiglione, disegnato dal duo spagnolo Selgascano, una struttura poligonale, costruita con pannelli di etilene tetrafluoroetilene (ETFE), avvolti da cinghie multicolore.
Per i visitatori sara’ come vedere l’architettura attraverso semplici elementi: struttura, luce, trasparenza, ombre, leggerezza, forma, sensibilita’, cambiamento, sorpresa, colore e materiali.

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Arte musica grafica…

Yellow….Arte……beh : Heinz Edelmann!!!
avete capito?
….insomma YELLOW SUBMARINE !!!!

L’ abbinamento di immagini filmate a brani musicali ha ottenuto una diffusione mondiale a partire dagli anni 80, con la nascita di MTV, eppure se si ricerca con attenzione ci si rende conto che il “videoclip” o “promotional video” ha origini ben più vecchie… Forme più vicine al videoclip contemporaneo vengono realizzate da registi di fama dalla fine degli anni sessanta: The Beatles per fronteggiare la continua richiesta delle loro apparizioni in giro per il mondo per promuovere i nuovi singoli, realizzarono dei video, col tempo sempre piu’ particolari e fantasiosi, che venivano trasmessi dalle Tv o dai programmi televisivi. I Beatles arrivarono anche a fare diversi film come promozione, primo fra tutti il film “Yellow Submarine” diretto da George Dunning uscito nel 1968.
La trama è piuttosto strampalata, o meglio eclettica, e non rappresenta certo uno dei punti di forza della pellicola. Quello che fa invece di “Yellow submarine” un’opera meritevole quantomeno di una visione è il suo carico di invenzioni grafiche, frutto del talento dell’animatore tedesco Heinz Edelmann, che dà vita a psichedelici scenari che si rifanno alla pop-art ed al surrealismo
Parla di un paese Pepperland, che si trova in fondo all’oceano,dove regnano la musica, i colori, i fiori, l’allegria e l’amore, che viene attaccata dai Biechi Blu in realtà Paul McCartney ammise più volte che fu influenzata da quello che talvolta Ringo diceva quando Paul, John e Ringo assumevano insieme LSD e/o Marijuana il risultato insomma di un’allucinazione!

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La stampa 3D

Evoluzione della stampa 2d, la stampa 3d utilizza diverse  tecnologie per stampare, le loro differenze principali riguardano il modo in cui sono stampati gli strati.(Alcuni metodi usano materiali che si fondono o si ammorbidiscono per produrre gli strati, altri depongono materiali liquidi che sono fatti indurire con tecnologie diverse) .Si può stampare una copia di un oggetto reale (fac simile), utilizzando uno scanner 3d , oppure se ne stampa uno nuovo precedentemente  modellato in CAD (Computer Aided Design).

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Non solo oggetti:

-Il Design Studio Nervous System ha creato un procedimento stampa da cui si ottengono tessuti, ecco che partendo da un modello disegnato su CAD si ottiene un abito stampato che si muove ed ondeggia come un vero tessuto.

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-L’americana 3D SISTEMS produce stampanti per prodotti commestibili

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Insomma la stampa tridimensionale ha portato innovazione nei processi produttivi (che ancora però non capisco  se siano migliorativi o meno) , ci fa giocare permettendoci di realizzare dei piccoli oggetti modellati da noi in CAD con una stampante 3D domenstica, ma veramente interessante è quello che sta facendo nel campo medico:

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con Osteoid la sostituzione del gesso che consente una guarigione 40% più veloce dell’osso fratturato (disegnato dall’ industrial designer turco Deniz Karasahin )

e quello che farà nell’immediato futuro: la produzione di tessuti umani che potranno essere utilizzate dalle imprese farmaceutiche e cosmetiche per realizzare prove sulla tossicità di alcuni farmaci o cosmetici. L’obiettivo è meraviglioso : sostituirli alla sperimentazione animale nei test clinici !

Giallo

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Giugno, colore del mese : GIALLO !

Fresco ed acerbo in primavera, quando ancora profuma di lime, si fa più rovente ed assoluto in estate, fino ad assumere la dolcezza piena dei frutti tardivi in settembre ed arrivare all’arancio dell’autunno..

Il colore del sole,mette di buon umore e da energia, è friendly con gli ospiti, mette appetito e voglia di stare assieme, perfetto dunque per l’ingresso, cucina ed area living.

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Può essere usato per attirare l’attenzione su un dettaglio oppure diffonderlo a tutto campo per stupire.

Le sue controparti ideali sono il nero, caffè , il grigio asfalto..

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Patricia Urquiola

Mese di maggio mese rosa.. parliamo allora di quote rosa nel mondo del design,una signora dal gusto elegante che merita un post : Patricia Urquiola .

Di origini spagnole ma di formazione italiana, si è laureata nel 1989 allieva di architetti del calibro di Achille Castiglioni e Vico Magistretti ,nel 2001 apre un proprio studio a Milano ed in poco tempo diventa “la donna più corteggiata dall’industria del design mondiale” collabora con decine di aziende (tra cui Agape, Flos, Moroso, Molteni, B&B, Kartell  solo per citarne alcune) ed alcuni suoi prodotti sono esposti nelle collezioni permanenti del MoMa di New York ed in altri musei di arte moderna.
Non elenco i moltissimi premi che ha ricevuto, preferisco mettere una carrellata di immagini di alcuni ( veramente una piccola parte)  dei suoi prodotti dove traspare la sua capacità di coniugare bellezza confort ed eleganza. 
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The Great Exhibition

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La prima esposizione universale è stata a Londra nel 1851 con la Great Exhibition.

C’erano già state esposizioni (la prima tra tutte Parigi nel 1798) ma questa fu la prima Universale, viene chiamato a partecipare tutto il mondo, furono circa 14mila tra espositori, compratori e chi voleva capire e conoscere le nuove tecniche industriali.
Fu costruita una struttura per l’occasione: il Cristal Palace .
Una struttura in vetro e metallo che assomigliava ad una grande serra, disegnata da Paxton che era infatti il realizzatore di serre per la regina Vittoria. Struttura neoclassica per la presenza di archi, ma per la trasparenza e la standardizzazione dei moduli è estremamente innovativa. E’ il primo prefabbricato della storia dell’architettura!
Purtroppo del Cristal palace abbiamo solo disegni e rarissime foto poiché durante la seconda gurerra mondiale fu smontato perché troppo visibile ai bombardieri e il metallo fu fuso per costruire armi.

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un allestimento vintage

Una nuova sfida:

un nuovo allestimento per la BIMITEX, quest’anno il tema sono gli anni ’80, e poi c’è un video , il video di Tread girato con ironia e professionalità ed il nuovo sito www.bimitex.it .

Tutto parte dal video e l’idea dell’allestimento nasce, cresce e si definisce talmente fluido che quando lo disegniamo capiamo che solo così poteva essere.

Così scoviamo sedie da cinema vintage, pellicole e “pizze”, locandine dei cult che si mescolano con quella di Tread , un carretto dei popcorn, tende rosse, ciack, cordoni, red carpet e persino le stelle per il Walk of Fame.

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Al piano di sopra la mostra, i tessuti sugli stand disegnati per Bimitex lo scorso anno, abbiamo utilizzato il plexiglas perché solo i tessuti fossero protagonisti illuminati dalle trasparenze , quasi sospesi

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